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Art. 217 L.F.: irrilevante la mancata annotazione nel registro imprese delle dimissioni dell’amministratore

In relazione alla contestata ipotesi di irregolare tenuta delle scritture contabili (art. 217 L.F.), la Suprema Corte afferma nuovamente il principio secondo cui "non è configurabile un’estensione di responsabilità nei confronti del dimissionario per comportamenti compiuti da altri amministratori in epoca successiva alle dimissioni, trattandosi di responsabilità per fatto proprio (anche se di natura omissiva) e correlata ad un adempimento (la richiesta d’iscrizione della causa di cessazione dalla carica di amministratore) che l’art. 2385 c.c., comma 3, pone a...

Sulla applicabilità del patteggiamento in merito ai reati di cui all’art. 5 e 10 quater D. Lgs 74/2000, in assenza di estinzione del debito tributario

La sentenza in commento ribadisce in prima battuta l'orientamento giurisprudenziale che consente di accedere al rito alternativo, pur in assenza di estinzione del debito contratto nei confronti del fisco, in relazione alle tipologie di reato rispetto alle quali tale estinzione costituisce clausola di non punibilità. Secondo il principio espresso dalla Corte, il pagamento del debito fiscale, in quanto diretto alla estizione del reato rendendo così non punibile la condotta del soggetto, preclude in ogni caso il ricorso al patteggiamento in...

La fraudolenza degli atti diretti alla elusione della esecuzione esattoriale

Con la sentenza segnalata, la Suprema Corte ribadisce l'applicabilità dell'art. 11 D. Lgs 74/2000 in riferimento agli gli atti dispositivi compiuti dall’obbligato, oggettivamente idonei ad eludere l’esecuzione esattoriale,  i quali "hanno natura fraudolenta allorquando siano connotati da elementi di artificio, inganno o menzogna tali da rappresentare ai terzi una riduzione del patrimonio non corrispondente al vero, così mettendo a repentaglio o, comunque, rendendo più difficoltosa la procedura di riscossione coattiva" indipendentemente dal fatto che i medesimi siano stati posti...

Illegittima la compensazione effettuata nei confronti del socio in sede prefallimentare

La sentenza della Suprema Corte ribadisce l'obbligo di delibera assembleare relativa alla distribuzione degli utili e, prima di detta delibera, il comportamento illegittimo dell'amministratore che destini tali utili all'abbattimento di un precedente credito maturato nei confronti del socio.     Corte di Cassazione, sez. I Civile, ordinanza 10 dicembre 2020 – 9 aprile 2021, n. 9458 Presidente De Chiara – Relatore Falabella Fatti di causa   1. - Il fallimento (omissis) s.r.l. in liquidazione conveniva in giudizio B.G. e G.M.C. , soci ed amministratori della società...

Sul potere di determinazione equitativa dei maggiori ricavi da parte della Commissione Tributaria

Con la sentenza segnalata, la Suprema Corte ammette la possibilità di diversa determinazione dei maggiori ricavi da parte della Commissione Tributaria, in via equitativa, seppure con motivazione "rafforzata" dall'esame di altri elementi (nella fattispecie: la remunerazione del capitale investito, le caratteristiche della compagine sociale, del lavoro impiegato e della ragionevole misura della relativa retribuzione). Corte di Cassazione, sez. Tributaria, ordinanza 29 settembre 2020 – 10 febbraio 2021, n.3238 Presidente Tinarelli – Relatore Mele Rilevato che - Ortofrutticola La Pe. snc di Pe. Vi....

La rilevanza penale della liquidazione dei compensi da amministratore in caso di delibera assembleare pro-forma e di insolvenza della società

Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza 16 novembre 2020 – 26 gennaio 2021, n. 3191 Presidente Palla – Relatore Miccoli Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 29 ottobre 2019, la Corte di Appello di Firenze ha - per quanto qui di interesse- parzialmente riformato la pronunzia di primo grado con la quale era stata affermata la penale responsabilità di T.S. per il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione (capo 1), per ricorso abusivo al credito (capo 3) e per il...

L’imprenditore fallito e la clausola di non punibilità ex art. 13 D. Lgs 74/2000

Cass. pen., Sez. III, Sent., (data ud. 02/10/2020) 09/12/2020, n. 34940 Con la sentenza segnalata, la Suprema Corte, pur ribadendo la operatività dell'art 13 D. Lgs 74.2000 nell'ambito dei debiti tributari oggetto di rottamazione, avverte che, nel caso in cui il Curatore fallimentare non abbia proceduto alla relativa richiesta (nel caso di specie, non avendo l'Agenzia della Riscossione emesso la cartella e non essendosi insinuata al passivo), l'imprenditore fallito non potrà in ogni caso lamentare la mancata applicazione in proprio...

La prescrizione del reato presupposto non salva la società dall’accertamento circa la responsabilità amministrativa

In tema di responsabilità degli enti, in presenza di una declaratoria di prescrizione del reato presupposto, il giudice, ai sensi dell'art. 8, comma 1, lett. b) del D. Lgs 8 giugno 2001 n. 231, deve procedere all'accertamento autonomo della responsabilità amministrativa della persona giuridica nel cui interesse e nel cui vantaggio l'illecito fu commesso che, però, non può prescindere da una verifica, quantomeno incidentale, della sussistenza del fatto di reato. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA...

Breve commento: L’importanza dell’elemento oggettivo nel reato di cui all’art. 11 D. Lgs 74/2000

Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 11 settembre – 3 novembre 2020, n. 30615 La sentenza segnalata accentua, finanche in maniera eccessiva, l'importanza dell'elemento oggettivo nel reato di cui all'art. 11 D. lgs 74/2000 (Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte). Nel caso in esame l'imputato, avendo ricevuto un rimborso da parte della Agenzia per un ammontare di 206.730,62 euro tramite accredito diretto su conto corrente, a distanza qualche giorno aveva effettuato bonifico in favore della coniuge per somma pari ad...

Omesso versamento dei contributi previdenziali: l’accordo contribuente-fisco non ha effetti sull’accertamento INPS

Corte di Cassazione, sez. Lavoro, ordinanza 7 luglio – 15 ottobre 2020, n. 22391 Presidente Manna – Relatore Mancino Rilevato che: 1. La Corte d’appello di Genova, con sentenza del 25 giugno 2014, ha confermato la sentenza di primo grado che aveva rigettato l’opposizione ad avviso di addebito svolta da M.S.  per contributi alla gestione commercianti, pretesi dall’INPS, in riferimento all’accertamento fiscale per maggiori redditi imponibili; 2. per la Corte di merito, la definizione della lite fiscale con l’Agenzia delle entrate, ai sensi...